Tempietto di Malchittu

Tempietto di Malchittu

Malchittu è posizionato su un’altura nella piana di Arzachena e nei pressi del Riu Bucchilalgu.

Il Tempietto di Malchittu, immerso in una rigogliosa macchia mediterranea a 120 metri s.l.m., rappresenta l’unico esempio di costruzione nuragica di carattere religioso nel Comune di Arzachena. Raggiungibile con una piacevole camminata, tra formazioni granitiche e cavità naturali (tafoni), utilizzate nel tempo sia come ripari che come tombe, il Tempietto si presenta con una struttura ben conservata alla quale manca solo la copertura originaria, verosimilmente lignea e a doppio spiovente.

Questo edificio di culto, le cui caratteristiche lo fanno ascrivere alla tipologia a “Megaron” si compone di due ambienti, una camera e un atrio. La grande camera ha un andamento sub-rettangolare e presenta una pavimentazione a piccole lastre e ad acciottolato. Il secondo ambiente è rappresentato da un atrio quadrangolare, realizzato con l’estensione di due muri nella facciata.

Nel vano più grande, ossia la camera, sono stati ritrovati la maggior parte dei reperti in ceramica, ormai purtroppo di difficile interpretazione, perché rovinati dalle radici di un leccio cresciuto all’interno di questo ambiente.

D’interesse in questo sito è la presenza del “finestrello di scarico”, un espediente architettonico solitamente utilizzato dal popolo nuragico per alleggerire dal peso eccessivo gli ingressi dei nuraghi, imponenti strutture realizzate a secco. In questo caso però la facciata del tempietto, che termina con un “frontoncino”, ha delle dimensioni piuttosto esigue che non sembrerebbero giustificarne la funzione usuale, ma piuttosto una funzionalità legata all’illuminazione e all’areazione della camera principale una volta chiuso l’ingresso.

Rimane ignota la divinità alla quale il Tempietto era dedicato, ma la presenza di un alto bancone, presumibilmente per le offerte, di sedili e di un focolare circolare al centro della camera principale, lasciano ipotizzare lo svolgersi di rituali al suo interno.

La decorazione dei reperti ceramici e i resti delle braci del focolare appena indicato, hanno permesso di individuare l’arco cronologico di utilizzo del Tempietto inquadrabile tra il XVIII e il X sec. a.C.

 

 

 

 

 

 

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