Tomba Moru

Tomba Moru

A 100 metri di distanza dal Nuraghe Albucciu, sulla SP 125, la Tomba Moru è l’unico esempio di Tomba a filari di pietre visibile nel territorio di Arzachena.

La Tomba di giganti Moru, rappresenta l’area funeraria pertinente al nuraghe Albucciu, dal quale dista solo 100 mt.

Come le altre Tombe di Giganti del Comune di Arzachena, anche questa sepoltura collettiva è il risultato di due fasi costruttive differenti, infatti in aggiunta ad un più antico sepolcro (alleé couverte) dell’Età del Bronzo Medio (1600-1300 a.C.). Successivamente nell’Età del Bronzo Recente (1300-1000 a.C.), venne realizzata l’esedra, ossia l’area cerimoniale e venne ampliato il tumulo di terra e pietre che circonda il lungo corridoio funerario, del quale residua soltanto un unico lastrone dell’originaria copertura a piattabanda.

Peculiare della Tomba Moru è la facciata pressoché rettilinea e a filari, unico esempio del Comune. Qui un espediente tecnico potrebbe però suggerire la presenza in antico di una stele al suo centro, come per gli altri imponenti sepolcri di Arzachena, i quali presentano un’esedra realizzata con lastroni infissi verticalmente.

I reperti ritrovati sia nell’esedra che nel corridoio funerario della tomba Moru, rispecchiano un ampio arco cronologico di utilizzo del sito, ma anche un più tardo momento di sola frequentazione in Età punica (300-264 a.C.). Alla prima fase costruttiva appartengono una serie di ciotoline, tegamini e vasetti miniaturistici, in riferimento alla seconda fase sono annoverati una coppa su piede troncoconico, un pugnale e un vago d’ambra. Il rinvenimento di quest’ultimo rappresenta un’ulteriore conferma del coinvolgimento degli abitanti in scambi extra-insulari.

 

 

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