Tomba di Giganti di Coddu ‘Ecchiu

Tomba di Giganti di Coddu ‘Ecchiu

La tomba di Coddu ‘Ecchiu è una sepoltura collettiva dell’età nuragica immersa nel verde della macchia mediterranea. La sua peculiarità è data dalla stele centrale costituita da due lastre di granito sovrapposte che, con i suoi 4.04 metri, è la più alta che si conosca.

La tomba di giganti Coddu ‘Ecchju è un imponente sepolcro collettivo dell’Età del Bronzo, la cui maestosità è sottolineata dall’ottimo stato di conservazione che rende altresì evidente la ragione per la quale queste strutture funerarie nuragiche, hanno assunto l’appellativo popolare “di giganti”.

La tomba si compone di un corridoio sepolcrale e di un’area cultuale detta esedra, la realizzazione di questi elementi, appartiene però a due differenti momenti cronologici.

Il lungo corridoio di m 10.50 (allée couverte), risale ad una prima fase costruttiva datata all’Età del Bronzo Antico, intorno al 1800 a.C.

L’esedra, posizionata frontalmente rispetto al corpo tombale, è uno spazio ad andamento semicircolare realizzato posizionando lastre infisse verticalmente nel terreno. L’esedra di Coddu ‘Ecchju è inoltre dotata al centro di una grande stele bilitica e centinata, alta m 4.04. Tale imponenza era atta a indicare presumibilmente una funzione di segnacolo territoriale interpretabile come dominio territoriale.

La Stele, concettualmente, rimanda alla suggestiva interpretazione della “falsa porta”, quale elemento di passaggio verso l’aldilà. Essa è dotata inoltre di una decorazione in rilievo e un portello alla base, attraverso il quale venivano introdotte delle offerte all’interno della tomba, presumibilmente durante lo svolgimento di particolari riti.

L’esistenza di tale pratica, viene avvalorata dal ritrovamento di numerosi reperti ceramici riconducibili alla consumazione di pasti in onore dei defunti.

L’esedra e con essa la stele verranno aggiunte al corridoio funerario in una seconda fase costruttiva, ossia nell’ Età del Bronzo Medio tra il 1600 e il 1400 a.C., in piena Età Nuragica, momento in cui verrà edificato il vicino nuraghe complesso La Prisgiona.

Le caratteristiche ora descritte fanno di Coddu Ecchju la tomba di giganti più conosciuta, in virtù anche dell’ottimo stato di conservazione dell’allée couverte, ossia la tomba a galleria, la quale conserva a tutt’oggi le lastre di copertura funzionali nel momento dell’inumazione, all’apertura dall’alto del sepolcro e all’ introduzione dei corpi dei defunti al suo interno.

 

 

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