La storia del sito

La storia del sito

I monumenti archeologici della zona di Arzachena vennero ricogniti sistematicamente a partire dalla metà del XX secolo, in particolare ad opera di Salvatore Puglisi. Il cosiddetto “tempietto di Malchittu” viene però studiato in modo specifico solo dal 1962, anno in cui esce un articolo di Anna Maria Ferrarese Ceruti che ne descrive la struttura e i ritrovamenti di materiali. La definizione di ‘tempietto’ o comunque di luogo destinato a fini di culto nasce proprio in questa fase per via delle due braccia di muri frontali, che ricordano le strutture templari del Mediterraneo orientale. Questo paragone si è però rivelato fuorviante, e gli scavi effettuati successivamente, anzitutto ad opera della stessa Ferrarese Ceruti, non hanno restituito dati chiaramente riferibili a una funzione religiosa.

Inoltre le ricerche hanno messo in evidenza almeno due fasi distinte di funzionamento dell’edificio, e se c’è stata una funzione di tempio, questa può aver caratterizzato solo la prima fase.

Alcuni studi più recenti identificano invece in questa costruzione un momento di passaggio fra un’architettura con edifici a pianta tendenzialmente rettangolare, a una nuova, caratterizzata dalle forme circolari tipiche dell’età nuragica.